La nostra storia .. tutta da scoprire

I principali luoghi della storia di una comunità nata intorno ad un palazzo di campagna

Torre Crawford

Le torri di vedetta, numerose sulle nostre coste, furono costruite dal Viceregno Spagnolo sullo scorcio del ‘500, per tentare una difesa dalle frequenti incursioni delle orde dei pirati. Oggi costituiscono un patrimonio architettonico d’autentica bellezza, che racchiude spesso piacevoli memorie d’ordine storico o talora letterario, com’è il caso, ad esempio, della Torre Saracena di S. Nicola Arcella, situata sopra un contrafforte che protegge la baia del porto naturale del paese. L’alta scalinata che porta al primo piano e al secondo piano della torre rappresenta uno degli elementi più importanti di tutta la costruzione. I blocchi di pietra lunghi circa 50 cm e larghi 20 cm, sono sorretti da due grandi archi sovrapposti. Il primo arco immette nel primo piano, il secondo arco immette nel secondo piano. Sopra la torre, il terrazzo serviva per comunicare e avvertire le altre torri di vedetta su eventuali incursione e ciò avveniva tramite grandi falò.
In questa torre dimorò ai primi del '900
Francis Marion Crawford (1854-1909), scrittore americano, famoso soprattutto per i suoi romanzi storici e del terrore; egli, oltre che scrittore di successo, era appassionato di vela. Mentre compiva un viaggio nelle acque del Tirreno Meridionale, sbarcò nella baia di San Nicola Arcella e si innamorò del posto, soprattutto della torre cinquecentesca posta a difesa delle incursioni saracene.
La torre si erge solitaria su questa porzione di roccia ad uncino e non c’è casa che si possa scorgere nel raggio di tre miglia,… quando la abito mi accompagno a due marinai uno dei quali è un discreto cuoco e quando sono via la lascio in custodia ad un piccolo essere dalle fattezze simile a quelle di uno gnomo che in passato era un minatore che mi si affezionò molto tempo fa… così lo scrittore descriveva la torre nel racconto
For the Blood is the life (1880), che ha per protagonista Cristina, una donna sensuale e selvaggia che si trasforma in vampiro e che si chiamava come la donna alla quale Crawford pagava l’affitto, una zia materna di don Raffaele Lomonaco.
Un viottolo conduce dalla torre ad una sorgente fatta aprire proprio da Crawford, dove una lapide reca inciso: ”O marinari che vi dissetate su questo lido ove in passato non si trovava stilla d’acqua, pregate per l’anima di colui che aperse questa fonte”. A. D. 1905 .
Il romanziere tornò spesso a San Nicola, dove completò uno dei suoi ultimi romanzi “The diva’s ruby”(1907), soggiornandovi alla ricerca di luoghi e tracce del passato medievale di questa zona, ambiente ideale per i suoi racconti intrisi di mistero.
Fino a qualche decennio fa c'era ancora qualcuno, nel centro storico del paese (che all'epoca si chiamava Casaletto), che ricordava un compassato e aristocratico signore anglosassone che veniva a trascorrervi l’estate per dedicarsi alla scrittura. I periodi trascorsi da Crawford a San Nicola Arcella sono ora oggetto di studi per una più precisa ricostruzione della sua vita e delle sue opere.
Ora la torre dopo aver cambiato parecchi proprietari ed aver rischiato di diventare un club nautico ed un ristorante, è di proprietà dei signori Calia di Napoli che hanno presentato un progetto per trasformarla in un museo.



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ALLEGATO 1




Francis Marion Crawford (Bagni di Lucca, 2 agosto 1854 –
Sorrento, 9 aprile 1909) è stato un poeta e scrittore statunitense, noto
soprattutto per i suoi romanzi di terrore.
Nato a Bagni di Lucca, in Italia, era figlio dello scultore americano Thomas
Crawford e di Louisa Cutler Ward, sorella della poetessa americana Julia Ward Howe. Studiò alla St Pauls school di Concord (New Hampshire), dal 1866 e all'università di Cambridge dal 1873, di Karlsruhe dal 1874, oltre che a Roma nel 1877 e all'università di Heidelberg nel 1876.
Nel 1879 andò in India, dove studiò il sanscrito e divenne editore del
quotidiano Allahabad Indian Herald. Al suo ritorno in America continuò gli studi di sanscrito all'università di Harvard per un anno, collaborò con varie riviste e nel 1882 scrisse il suo primo romanzo, Mr Isaacs, un brillante ritratto della vita di un inglese in India mescolato con elementi di mistero e di orientalismo romantico. Il libro ebbe un immediato successo così come il successivo, Dr Claudius (1883). Dopo un breve oggiorno a New York e a Boston, nel 1883 tornò in Italia, a Sant'Agnello, dove si stabilì in una villa di sua costruzione. Morì a Sorrento.



Elenco delle opere

Mr Isacs: ATale of Modern India (1882)
Doctor Claudius: A True Story (1883)
A Roman Singer (1884)
An American Politician (1884)
To Leeward (1884)
Zoroaster (1885)
A Tale of a Lonely Parish (1886)
Marzio's Crucifix (1887)
Saracinesca (1887)
Paul Patoff (1887)
With the Immortals (1888)
Greifenstein (1889)
Sant Ilario (1889)
A Cigarette-makers Romance (1890)
Khaled: A Tale of Arabia (1891)
The Witch of Prague (1891)
The Three Fates (1892)
The Children of the King: A Tale of Southern Italy (1892)
Don Orsino (1892)
Marion Darche (1893)
Pietro Ghisleri (1893)
Katharine Lauderdale (1894)
Love in Idleness (1894)
The Ralstons (1894)
Casa Braccio (1895)
Adam Johnstons Son (1895)
Taquisara (1896)
A Rose of Yesterday (1897)
Corleone (1897)
Via Crucis (1899)
In the Palace of the King (1900)
Marietta (1901)
Cecilia: A Story of Modern Rome (1902)
The Heartof Rome: A Tale of "The Lost Water" (1903)
Whosoever Shall Offend (1904)
Soprano (1905)
A Lady of Rome (1906)
The Diva'sRuby (1908
The White Sister (1909)
The Undesirable Governess (1910)
Wandering Ghosts (a Londra con il titolo Uncanny Tales (1911)


Saggi

The Novel: Wath It is (1893)
Costantinople (1895)
Ave Roma Immortalis: Studies from the Chronicles of Rome (1900)
The Rulers of the South: Sicily, Calabria, Malta (1900)
Opere teatrali
Francesca da Rimini: A Play in Four Acts (1902)
The White Sister: A Romantic Drama in Three Acts (1937)




ALEGATO 2


Il racconto For the Blood is The Life (1880) ambientato nella Torre di San Nicola Arcella è stato pubblicato in Italia con il titolo “Cristina” in
Storie di Vampiri Newton & Compton ( 1994)